Protesi funzionale ed estetica

Definizione e breve premessa

Con il termine -protesi- in medicina s’intende: “Sostituzione di un organo o parte di esso con strutture artificiali”. Dal ritrovamento di reperti ossei a partire dal V secolo a.C. emerge che per sostituire dei denti mancanti, sono stati utilizzati materiali come: ferro forgiato a mano, oro, valve di conchiglie inseriti direttamente nell’osso, risultando peraltro, perfettamente integrati. Si legge anche di trapianti di denti prelevati da cadaveri o da donatori, i ricchi compravano i denti dai poveri. Questo breve cenno storico serve solo per ricordare che la protesi dentale ha una storia molto antica sia sotto li profilo clinico, sia di ricerca. Questo è un tesoro che non possiamo dilapidare.

Priorità tra funzione ed estetica

Ricordando la definizione di protesi, descritta nel capitolo “Odontoiatria Integrata”, anche una piccola otturazione si configura nella definizione di protesi, così come una faccetta estetica. Qualunque protesi dentale, semplice o complessa che sia che andiamo a costruire deve tener conto di molti fattori che molti Pazienti, spesso, non immaginano neanche. La componente occlusale, (il modo in cui i denti dell’arcata inferiore ingranano, occludono con l’arcata superiore) è di fondamentale importanza, non solo per il buon funzionamento dell’apparato masticatorio - stomatognatico, poiché, a sua volta, essendo una componente dei sistemi muscolo scheletrico e neuro muscolare una sua disarmonia coinvolge tutto il corpo, dalla testa ai piedi, favorendo la comparsa di sintomi lungo tutto il corpo, che spesso il Paziente associa ad altre cause.

È di fondamentale importanza valutare le componenti funzionali ed estetiche nella loro completezza, normalmente la funzione e l’estetica sono due componenti dentali ben associate, ma se per qualsiasi ragione si deve scendere a compromesso è opportuno privilegiare la funzione, anche perché un’estetica più che accettabile è sempre possibile ottenerla; una disfunzione crea sempre danni, in primis alla bocca e all’apparato connesso, poi disturbi lungo tutto il corpo. Questo deve far riflettere chi si sottopone a trattamenti esclusivamente estetici, per esempio, le “Faccette” sui denti frontali, in particolare per discromie o malposizione dentale, deve accertarsi che vengano rispettati, oltre ai canoni estetici, anche quelli funzionali. Le protesi estetiche applicate non devono minimamente interferire con i movimenti funzionali della mandibola né con la fonetica: pena la frattura dei manufatti, o peggio ancora, possono indurre la disfunzione cranio mandibolare con le sue conseguenze nel tempo. Non sono rari ritrattamenti protesici e/o gnatologici o riabilitazioni più complesse causate da danno iatrogeno.

Arte, Scienza, Medicina

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